Cosa c’è da sapere sulle nitrosammine

Cosa c’è da sapere sulle nitrosammine

Chi si tiene informato sulle questioni sanitarie visitando siti web specializzati o leggendo blog di salute e medicina avrà senz’altro sentito parlare delle nitrosammine, una classe di sostanze chimiche che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato come probabili o possibili cancerogene per l’uomo.

Per la cronaca, lo IARC è un’agenzia intergovernativa che fa parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) delle Nazioni Unite, presso la quale gruppi di esperti esaminano studi di epidemiologia e di laboratorio, in base ai quali vengono individuate evidenze di un potenziale effetto cancerogeno delle sostanze conosciute.

Per le nitrosammine, la letteratura scientifica a disposizione è piuttosto ricca e varia, e tiene in considerazione la presenza di questi composti in diverse forme e in numerosi prodotti.

Le nitrosammine si trovano infatti nell’aria, principalmente a causa dei processi combustione e nell’acqua, derivate da processi biologici.

La presenza più rilevante è stata identificata negli alimenti, laddove vi siano quantità elevate di nitriti e nitrati; a partire dagli anni ’70, tuttavia, molto è stato fatto a livello normativo per limitare l’uso di questi conservanti nei preparati alimentari, in modo da impedire la formazione di nitrosammine.

In generale, quest’ultima è una conseguenza naturale dei processi produttivi, come nel caso di pesticidi, gomma, birra, cosmetici e altri prodotti.

Recentemente, le nitrosammine sono state rilevate anche nei farmaci per uso umano, dove si trovano in varie forme e nei quali sono state rilevate nel corso dei controlli previsti per assicurare la qualità, l’efficacia e la sicurezza dei medicinali.

In seguito ai controlli effettuati, è ormai chiaro che la formazione di nitrosammine avviene durante la produzione dei principi attivi, che oramai viene fatta interamente in paesi al di fuori dell’Unione europea, principalmente in Cina e in India.

Purtroppo, se presenti nei principi attivi (ovvero nelle materie prime dei farmaci), la loro presenza nel prodotto finito (ovvero nel medicinale venduto in farmacia e acquistato dai pazienti) è pressoché inevitabile.

Come si formano le nitrosammine

Quali sono le cause di questa formazione? Di base, la presenza di nitrati e nitriti negli ingredienti attivi, che possono reagire con solventi, reagenti e altre sostanze utilizzate durante il processo produttivo. Una catena piuttosto difficile da spezzare.

A livello governativo, le azioni intraprese per limitare il pericolo di un’eccessiva esposizione alle nitrosammine hanno coinvolto le case farmaceutiche, le agenzie regolatorie e i gruppi di esperti. Sono state condotte revisioni, alcuni farmaci sono stati ritirati dal mercato, sono state rilasciate dichiarazioni e raccomandazioni.

Una vasta revisione dei processi produttivi di tutte le aziende farmaceutiche è tuttora in corso e non si concluderà prima del 2023.

A livello del consumatore, l’alimentazione è un’arma eccellente per combattere i rischi posti alla nostra salute dalle nitrosammine, che potremmo ingerire in maniera del tutto inconsapevole. È necessario, dunque, porre molta attenzione a ciò che si acquista o si consuma in generale.

Può aiutare, ad esempio, cercare sempre alimenti a basso contenuto di conservanti (e dunque con nitrati e nitrati scarsi o assenti). Limitare il consumo di cibi pronti, alimenti confezionati o in scatola può ad esempio facilitare tale scopo.

Ma poiché non siamo tutti sufficientemente qualificati da un punto di visto scientifico per poter individuare la potenziale presenza di agenti cancerogeni negli alimenti, possiamo aiutarci con un po’ di semplice prevenzione.

Il consumo di vitamine dei gruppi C ed E può inibire la formazione di nitrosammine, così come l’inclusione nella dieta di alcuni alimenti vegetali considerati agenti di prevenzione dello sviluppo di tumori a livello gastrointestinale, il target prediletto dell’azione cancerogena delle nitrosammine.

Eliminando in tal modo le vie di principale assunzione di queste sostanze, le quantità ingerite con i farmaci e altri prodotti saranno davvero esigue, nell’attesa che il lavoro di revisione e controllo delle autorità regolatorie di tutto il mondo si concluda con esiti positivi.

Foto di mmmCCC da Pixabay 

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